UNA DOMANDA ALL’ASSESSORE PROVINCIALE DI CATANZARO SALVATORE VESCIO DAL QUALE PERO’ ATTENDIAMO UNA SUA RISPOSTA. Non desideriamo entrare nel merito della diaspora politica che coinvolge l’assessore provinciale di Catanzaro : Salvatore Vescio con il suo partito il PDL, però ne solleciteremmo una sua risposta.All’assessore provinciale Vescio chiediamo chiarezza nella sua grave denuncia che per noi Massoni appare grave,calunniosa e fantasiosa. Vorremmo pregare il consigliere provinciale Vescio di indicarci nominativamente quei massoni che, a suo giudizio, appartengono a quella lobby che lo combattono sbarrandogli la strada alle sue aspettative politiche. Da Massone non posso tacere: l’intolleranza religiosa odierna che vuole oscurare la “preziosità” dei Valori del Concilio Vaticano II ,l’aggressività economica,la crudeltà che, specie in Calabria,da più tempo si manifesta verso l’Istituzione Massonica che, finalmente, avrebbe l’obbligo di affrontare questa riflessione necessaria ad evolvere i propri Valori e consolidare la sua presenza “QUALITATIVA” ed anche la sua immagine. Se ha da recriminare sui problemi interni del suo partito , l’assessore Vescio deve sapere che Non è difficile constatare che quando accadono fenomeni che creano criticità sociale,politica,economica, il termine Massoneria è l’unico che viene citato riuspetto ad altri organismi, soprattutto pseudo-cattolici, che ,invece,sono quelli che guidano le sorti di questa nostra sfortunata terra. Sarei grato al consigliere provinciale Vescio se volesse indicarci qualche nome di qualche massone che lui pensa lo lottino! Per la nostra “SCUOLA MASSONICA” i comportamenti umani nell’uomo dotato di libera coscienza ( padronanza dell’IO , cognizione del TU , determinazione del NOI ) si fondano sul principio del “neminem laedere “ pur nell’utilizzo di tutte le possibilità che la norma civile consente e non vieta. Ecco perché non è Non siamo una copia di Cl, non seguiamo i suggerimenti del cardinale Angelo Scola riconosce quanto “il potere sia inevitabile perché la sua radice è antropologica. Di qui la creazione della compagnia delle opere,il braccio economico,nato dall’intuizione che bisognava abbandonare una concezione ideologica della politica a favore di una pratica del bene comune . Sono convinto che se il consigliere provinciale Vescio scruterà meglio tra i suoi confratelli cattolici della domenica, sì, certamente tra quei suoi amici troverà chi , a suo dire, lo avrebbe boicottato. E’ la settocrazia di CL e OPUS DEI che appaiono essere la nuova insidia all’unità della Chiesa di Ruini. Sergio Scarpino |
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